UNA MAMMA SULLA LUNA

domenica 21 febbraio 2010

Una cosa bella.

Questa mattina mi sono svegliata felice.
Pollo s'è svegliato, di soppiatto ce ne siamo andati in sala per lasciar dormire nel lettone papà e sorellina (perché questa notte è stata una di quelle che non si sa come sia successo ma al mattino siamo tutti e quattro nel lettone).
Una mattina di sole, dopo tanta pioggia e io ero proprio felice.
Mi son messa a leggere il mio bel libro di Anne Holt, lettura leggera e appassionante, mentre il piccolo spuppava. Dopo pochissimo è arrivata trotterellando Rebi. E poi anche il papà. Loro sono usciti a comprare giornale e brioche per la colazione e io mi son trascinata verso le solite mansioni di routine, pappa ai gatti, pulizia delle vaschette dei gatti, lavaggio piatti residui della sera precedente, ecc, ecc...
La giornata è filata liscia e serena tra colazione, bagnetti, pranzo, risate e giochi.Una cosa bella.
Nel pomeriggio durante la pennichella generale mi son messa al pc e trovo il commento di Emy a un mio post... un'altra cosa bella.
E poi un'altra, che è successa per caso, dopo aver letto il commento di Emy, ho fatto una ricerca su Google con le parole "Alice Miller Bibliografia", al di là delle informazioni che cercavo ho fatto una scoperta! Il secondo risultato che vi appare se fate questa ricerca è quello di un sito meraviglioso, Non Togliermi il sorriso.
Davvero bellissimo, qui sotto metto due frasi e un'immagine prese dal sito.
Grazie Emy, per le tue parole, il tuo sostegno e il tuo consiglio...
Grazie.

"Nella prima infanzia, noi dobbiamo lottare contro lo stress distruggendo i neuroni che avrebbero potuto conservare il ricordo dei maltrattamenti. Una volta diventati adulti, ci manca il ricordo cosciente di ciò che è successo, e, se il ricordo continua ad agire nel nostro corpo producendo sintomi psicosomatici, possiamo negare il loro legame con la nostra storia reale." (A. Miller)

"Un approccio automatico e superficiale dell'essere genitore causa ferite profonde e spesso durature ai figli e al loro percorso di sviluppo anche se non sfocia nella violenza aperta. Essere genitori inconsapevoli arresta anche la nostra potenziale crescita di persone. Da questa inconsapevolezza, troppo spesso, derivano tristezza, occasioni perdute, dolore, risentimento, sensi di colpa, visioni ristrette e svalutanti di sè e del mondo e, in ultima analisi, isolamento e alienazione ad ogni livello". (Myla e Jon Kabat-Zinn)


Disegno dal sito No Spank: G. Nemec, da "Teachers College Reports," Columbia University, Vol. 3, No. 1, Winter 2001





10 commenti:

  1. Che strane combinazioni accadono :-), non sapevo come avresti reagito al mio commento... avevo paura di espormi e di essere bollata come "infervorata" o qualcosa del genere...
    Allora ci vediamo sul sito che anche io ho trovato molto valido.

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  2. Ma è bellissimo che gli altri si espongano e che si infervorino sulle cose che per loro sono importanti. Io stessa lo faccio, mi accorgo a volte di poter sembrare enfatica, troppo emotiva e di allontanarmi da quel modello di mamma efficiente ed equilibrata che tanto piace nella blogo-mamma-sfera. Tutte cerchiamo un modello ci stimoli e ci rassereni. Lo faccio anch'io. Ma allo stesso tempo non mi cruccio di non essere una super mamma e comunque non sono i miei "punti forza" che voglio mostrare, vorrei poter mostrare tutto...
    Ogni essere umano è complesso, non nel senso di complicato ma nel senso di multi-sfaccettato, fatto di molte parti e anche se può essere scomodo mi piacerebbe esprimere tutto, ombre e luci, leggerezza e tristezza, tutto quel che c'è...

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  3. Ma questo è giusto, quello che temevo realmente è che quando si ritiene che ciò che dice una persona sia "roba da fissati" o "esagerazioni", ciò che accade è che non si va nemmeno a vedere se ciò è vero, cioè non si approfondisce.
    Ma ho capito che invece tu non ti fai di sti problemi :-)

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  4. Sul mio blog c'è una sorpresa per te ;-)

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  5. Ecco la mia scoperta del giorno...
    Bello qui. Posso frequentarti? ;))
    C'è un'aria familiare. Mi sento benvenuta. E' solo un'impressione? :))
    Caspita hai lasciato un commento al mio ultimo post che non lasciava replica. Mi sono detta: qui gatta ci cova...e qui in effetti c'è pure la gatta...
    Questa descrizione di domenica somiglia molto alle nostre, incredibilmente.
    A presto.

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  6. eh... a casa mia pure la gatta è stata prolifica... e ora ne ho tre di gatti!
    Sei la benvenuta, la porta è aperta sempre, evviva le scoperte, le domeniche mammesche e pure le impressioni!
    grazie davvero, per me è un grande onore!

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  7. Ciao Federica, sono Fabio, amico di Audi e marito di Amina. Leggendo ciò che è scritto sopra mi è venuto un groppo al cuore! In casa nostra stiamo combattendo una lotta per la sopravvivenza...Amina è ricoverata al S.Carlo, in seguito ad una forte e lunga depressione post-gravidanza, scatenata anche da bruttissimi ricordi e traumi vissuti nella sua infanzia ed adolescenza in Madagascar...La situazione è brutta e il percorso di riabilitazione sarà lungo ed erto di pericoli e difficoltà. La speranza è quella di dare alle nostre bellissime bambine una mamma e una famiglia un giorno più serena e felice! vi abbraccio, Fabio

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  8. Caro Fabio, nel blog, sulla destra trovi mia mail se hai voglia di parlarne un po' di più. Immagino quanto sarai preoccupato per Amina ma in questo momento è fondamentale anche che tu dia tante attenzioni alle bimbe e non pensare che per loro il tuo tempo sia un materiale di seconda scelta rispetto a quello materno, come inconsciamente pensano tanti papà, soprattutto in Italia. I bimbi non hanno bisogno esclusivamente della mamma come ci inculcano soprattutto in Italia, hanno bisogno di una figura di riferimento affettiva ed emotiva forte. Hanno bisogno d'essere accarezzati, guardati, di sorrisi, di facce buffe, di attenzioni. Papà, ma anche la nonna, il nonno, una tata affettuosa va bene tutto. Basta che ci sia per loro regolarmente. I libri di Alice Miller parlano moltissimo del passato, dell'infanzia e della sua influenza sull'adulto. Lo puoi capire dai titoli.
    Il dramma del bambino dotato e la ricerca del vero sé, 1985
    La persecuzione del bambino, 1987
    Il bambino inascoltato, 1989
    L'infanzia rimossa, 1990
    La chiave accantonata, 1993
    La fiducia tradita. Violenza e ipocrisie nell'educazione, 1995
    La rivolta del corpo. Come superare i danni di un'educazione violenta, 2005
    Riprendersi la vita. I traumi infantili e l'origine del male, 2009
    I libri di Jesper Juul invece parlano dei bambini e dell'educazione scardinando un sacco di idee preconcette sul bambino e sulla famiglia, ecco due titoli:
    Eccomi! Tu chi sei? Limiti, vicinanza, rispetto tra adulti e bambini.
    Il bambino è competente. Valori e conoscenze in famiglia.
    Amina ha bisogno di tempo e pace e di essere ascoltata quando verrà il momento in cui avrà voglia di parlare. E tu, lo sai, devi essere forte e coraggioso, ma alla fine non è questo l'amore? Dimmi se vuoi il mio aiuto, anche come psicologa, per un parere, ci sono sempre...
    Un abbraccio fortissimo a tutti e quattro!

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  9. grazie Federica! le mie due principesse sono e resteranno il centro della mia vita, gli dò tutto l'amore, l'affetto e le carezze che si meritano, specialmente in questi giorni. Sono un papà innamorato e affettuoso, molto affettuoso e coccolone, credo. Il mostro che abita nella psiche di mia moglie ha attaccato proprio questa parte di me, visto che una sua idea persecutoria (figlia anche di una diversa cultura!) è proprio quella che io sono un padre "troppo" affettuoso. Immaginerai l'effetto devastante di tali accuse su di me! Non riesco a leggere nulla in questo periodo. cerco solo di restare in piedi alla fine della giornata! e di alleggerire il cuore e la testa di mia moglie, per quanto posso...Aspetto come una resurrezione il giorno in cui lei comincerà a capire e a ricordare, e imparo veramente ogni giorno il significato di cose come l'amore, la famiglia, la fede...Per adesso siamo seguiti da psicologi e analisti interni all'ospedale. Audi ha il mio numero, datemi una voce ogni tanto, mi farebbe tantissimo piacere..un saluto a tutti!

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  10. Grazie a te, per avermi scritto, sai quello è un fantasma di molte donne, non è ho conosciuta una sola, nella mia vita che non mi abbia raccontato di aver subito da piccola se non un abuso vero e proprio delle avances, delle carezze ambigue, delle frasi a sfondo sessuale! Da un cugino, uno zio, un vicino di casa. Io, le mie sorelle, le mie amiche, tutte potremmo raccontar qualcosa...
    Però Amina potrebbe esprimere in quel modo anche e soprattutto il suo bisogno d'amore, una specie di gelosia, una richiesta di attenzioni esclusive, potrebbe esprimere paura per le sue bambine, una paura che ha vissuto anche lei ma anche esprimere in modo non manifesto, celato, sentimenti tipici della depressione... come un'aggressività non accettata e spostata su di te, e paura anche di lei stessa. E l'amore in questi casi non è mai abbastanza, quel bisogno d'amore sembra non potersi mai colmare davvero... ma non è così, è solo una questione di tempo, l'amore cura, l'amore rinforza. Un abbraccio
    Fede

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