Stamattina (che ore saranno state?), dopo uno dei miei tanti risvegli...
Mi sono accorta di avere la parte superiore della bocca contratta, quei muscoli che reggono la mandibola, che ci fanno masticare e un indolenzimento dell'arcata dentaria superiore.
Ho subito pensato all'espressione "stringere i denti". Perchè sono notti che probabilmente serro la mandibola, stringo i denti, esprimendo durante l'alternarsi frammentato dei miei cicli di sonno una qualche tensione che non riesce ad uscire di giorno.
Stringere i denti... resistere? evidente. Ma a cosa? Credo al peso delle cose. Troppe cose insieme. Quasi tutto da sola.
Vago nella blogo-mamma-sfera e mi beo dei racconti, degli aneddoti divertenti, di queste mamme supereroine, giornaliste o realizzate scrittrici di libri bestsellers.
Provo un pizzico di invidia. Oddio, un pizzico! Al diavolo il tabù dell'invidia, (perchè tutte abbiamo detto almeno una volta nella vita: Invidia?? Ah! è un sentimento che non conosco!) perchè provo proprio invidia e ammirazione.
Qui però, lo ammetto, nulla da ammirare, da invidiare: una mamma non bravissima nell'arte del racconto (ironia, mitizzazione, ritmo, suspence... cose così), una che non lavora, niente nonni volenterosi, niente tate, pochi denari, niente di semplice, si beh, l'amore, ma una cosa comune, dai, non c'è nulla di particolarmente interessante o nuovo nell'amore delle mamme.
Le emozioni, vabeh, ma lo so... fanno un po' puzza sotto il naso.
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